AUGUSTO  TERSENGHI
TOPONOMASTICA  VELITERNA - 1930

 
 

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  S. Clemente    S. Michele    S. Martino     S. Maria   S. Salvatore    S. Lucia


    Parrocchia di Santa Lucia


     

    (Primi anni '80) - Angolo di casa medioevale e campanile
    di Santa Lucia, il 20 febbraio 1986 crolla e passerà oltre un
    ventennio per avere un nuovo campanile stile moderno.

     

PIAZZA S. LUCIA
Non ha bisogno dl interpretazioni, poiché si comprende facilmente che il nome è dovuto alla prossima, Chiesa dedicata a tale santa.

PIAZZA TRENTO E TRIESTE
Essendosi, con l'ultima guerra, compiuta l'aspirazione nazionale tanto agognata, della rivendicazione cioè all'Italia di queste due nobili città, si credette opportuno dare il loro nome a questa piazza, per ricordo perenne di tale avvenimento.
Tale piazza fin dal più lontani tempi chiamavasi Piazza di S. Antonino, da una vecchia Chiesa che ergevasi su di essa.
Concessa questa nel 1573 ai Carmelitani, che la riedificarono aggiungendovi il convento, la piazza assunse il nome del Carmine, in omaggio a tale ordine di frati, nome che ritenne fino ad oggi.

PIAZZA CESARE BATTISTI
Fu dato recentemente questo nome a tale piazza per ricordare l'illustre e letterato patriota, immolato barbaramente dalla ferocia Austriaca, solo perché colpevole di nobile amore per la sua patria, oppressa e calpestata dallo straniero.
La piazza era prima detta di S. Chiara, dal monastero e chiesa di tale nome che ivi sorgeva fin dal secolo XIII, il tutto ora quasi scomparso per incendio ed incuria dell'ente che ne divenne proprietario dopo la soppressione del monastero delle Clarisse.

VIA S. LUCIA
Ha la medesima origine della piazza di cui accennammo più sopra.

VIA DELLA PALMA
È la solita denominazione popolare applicata perché un tempo, forse, colà cresceva un albero di tale nome o per altra causa.

VICOLO DEL MELO
Senza ripetere quanto dicemmo poco prima, essendo l'origine comune, aggiungiamo peraltro che in questa zona abbondano maggiormente questi nomi dovuti ad alberi più o meno fruttiferi, perché essendo quasi l'ultimo confine delle abitazioni della citta, in origine i fabbricati erano pochi, mentre il terreno era maggiormente occupato da orti, giardini e vigne, che scomparendo a poco a poco per cedere l'area alle case che sorgevano, avranno lasciato qua e là dove un albero da frutto, dove uno ornamentale, dove una siepe, i quali al popolo servirono per dare il nome alla zona nuovamente abitata, e questi nomi indicativi, per tradizione giunsero fino a noi, che li consacrammo nomi ufficiali.
La medesima osservazione può ripetersi per le altre denominazioni di tale genere di vie sparse nella città, poiché esse sono quasi costantemente applicate in vie a confine della periferia cittadina, od almeno in zone tuttora libere da abitazioni.

VICOLO DELL'ARCO
Prese questo nome da un caratteristico ed elegante arco in pietra ivi esistente, il quale dalla sua struttura può giudicarsi del 1400.
Non si comprende come tale arco sia stato costruito con tanta arte in quel posto, solo perché doveva dare adito ad una meschina viuzza.
Non sarei alieno dal credere che esso nei più lontani tempi abbia servito come ingresso secondario alla città, allorché questa era in via di espansione in quella parte, come infatti avvenne, tanto che una porta nuova si costruì più sotto del detto arco, proprio a confine della Chiesa esistente, che chiamossi porta S. Lucia, la quale a sua volta, essendosi fabbricata in seguito quella zona di terreno innanzi all'ospedale, la porta di S. Lucia venne demolita, e spostata quella romana, per ampliare il circuito della citta.

VIA PIA
È di moderna costruzione, essendo stata ridotta allo stato presente nel 1858 una povera stradina che metteva alla porta S. Lucia, allorché questa venne soppressa. E siccome si volle che questa nuova via si riallacciasse alla Strada Corriera per raccordare i diversi sensibili livelli si sviluppò in curva su di un'area scoperta che fu pomposamente chiamato Pincio o Pincetto.
Avendo poi il Papa Pio IX contribuito generosamente con una somma per l'abbellimento ed ampliamento, così la strada fu chiamata Via Pia, come lo testifica una lapide infissa nel muro del giardino Vita.

VIA PAOLINA
Questa strada esistente in antico, non sappiamo con quale nome, era in origine una ben misera stradicciola angusta, ineguale, e tortuosa.
Fu nel 1611 che il Camune decretò ampliarla, ed allinearla, e per onorare il Papa Paolo V allora regnante, la chiamò Via Paolina come lo testifica una lapide che era fin a pochi anni or sono nel fronte di una casa privata, e che poi venne murata nel prospetto del fabbricato comunale detto I Granari, ove oggi esiste.

VIA ANTONELLI
Assunse il nome dell'antichissima ed illustre famiglia degli Antonelli, veliterna, della quale si ha memoria fin dai primi del XV secolo.
Questa famiglia benemerita dette alla patria nomi illustri nelle armi, nelle lettere e nelle dignità ecclesiastiche, e fu una di quelle che maggiormente partecipò, col sapere dei suoi componenti, all'incremento e decoro cittadino nei pubblici negozi.
Il loro palazzo avito, essendo come lo è tuttora, su quella strada al civico N. 8 così è che questa venne denominata Via Antonelli.

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E qui poniamo termine alle nostre brevi ricerche sulla topografia e toponomastica veliterna, aggiungendo di non aver nulla omesso perché esse riuscissero complete.
Però siccome nulla è perfetto di tutto ciò che sgorga dal cervello umano, così anche noi possiamo in qualche cosa avere errato; quindi il cortese lettore vorrà perdonarci quelle mende che nel nostro lavoro potrà riscontrare, accordandoci almeno l'attenuante che ciò non dipese dal nostro volere, ma sebbene dalla fallacità umana.
        - A. Tersenghi -



Lo storico Tersenghi prese notizie da:

Archivio Comunale - Risoluzioni Consiliari
Biblioteca Comunale - Appunti Borgia