Università del Carnevale Cell. 340 38 33 918 - Velletri
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Nella descrizione di uno scudo senza partizioni, cioè “pieno”, per prima cosa si descrive il colore del campo (lo smalto): ad es. “di rosso” (ove è dipinto di rosso). Quindi seguono le figure, in quanto considerate sovrapposte al campo. Ad es. “di rosso, all’aquila di nero” (aquila nera su fondo rosso). |
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2 | Se ci sono partizioni, si indica subito la relativa definizione. Es: partito, troncato, inquartato, ecc. | ||
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Dopo una partizione si mettono i due punti. Es. “partito: . . . ” Le partizioni si dividono con punto e virgola. Es. “Troncato: nel primo di rosso alla fascia d’oro; nel secondo d’argento alla banda di verde”. |
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Quando ci sono linee di contorno particolari, le definizioni vanno attribuite alle relative partizioni o pezze. Ad es.: Troncato merlato alla ghibellina d'argento e di rosso”. |
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Per indicare le partizioni si usano i numeri ordinali: Es: “Inquartato: nel primo ...” o “nel 1° ”. Nel caso degli scudi composti si possono impiegare anche le lettere: a)... b)... |
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Se ci sono più componenti, nella blasonatura si segue l'ordine dall’alto in basso e da destra (sinistra di chi guarda) a sinistra; |
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Ogni partizione può essere a sua volta troncata, partita, inquartata, etc. cioè composta da più partizioni, ciascuna delle quali si descrive separatamente, come fosse uno scudo autonomo. |
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8 | Per dividere smalti, pezze e figure si impiega la virgola. Se nello scudo c’è il capo si blasona per ultimo. | ||
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Le partizioni si indicano con un aggettivo in quanto sono relative a tutto lo scudo (ad es. “troncato”), le pezze con un sostantivo (es. “alla fascia”) in quanto si considerano oggetti sovrapposti allo scudo. |
ABBASSATO di una pezza abbassata rispetto alla sua posizione normale. ABISSO (in) nel centro dello scudo. ABBRACCIATO di un triangolo poggiato su uno dei lati (vedi Interzato). ACCANTONATO di partizioni o figure poste a croce; croce accompagnata negli angoli da altre figure. ACCARTOCCIATO di scudo o cornice i cui lembi sono arrotolati su se stessi come un cartoccio. ACCESO di figura recante una fiamma di smalto diverso. ACCOLLANTE o ACCOLLATA di qualsiasi figura pezza portata intorno al collo da un’animale (es. la biscia che passa intorno al collo di un altro animale); anche due scudi congiunti si dicono accollati, (altro es. una torre accollata da un'edera). ACCOMPAGNATA di figura o pezza circondata o accostata da altre minori (es. fascia accompagnata da due stelle). ADDESTRATO di una figura o un animale posto a destra di qualcosa (alla sinistra di chi vede). ADDOSSATI di animali o figure disposti dorso contro dorso. AFFIBBIATO di figure recanti fibbie di smalto diverso. AFFRONTATI di figure che si guardano, disposte l’una di fronte all’altra. AGGRUPPATO degli animali seduti con la testa nascosta nel seno. AGUZZATO di figura che mostra una o più estremità appuntite (es. Croce con piede aguzzato). ALATO di figure artificialmente munite di ali, o con ali di smalto diverso dal resto. ALLEGRO di cavallo rappresentato in atto di muoversi al passo e senza finimenti. ALLUMATO di animale con l'occhio di altro colore dal suo. ALTO della spada con la punta rivolta verso l'alto. ALZATO di una pezza posta in posizione più alta del normale. ANCORATO di pezza che termina alle estremità a forma di ancora. ANELLATO dei bufali che portano un anello infilato nelle narici. ANNODATO delle figure annodate con corde o nastri. APERTO di edifici tipo torri, castelli, case ecc. dall'apertura delle cui porte si vede lo smalto del campo. APPALMATA di mano aperta che mostra il palmo. APPUNTATO di due o più figure con punte o angoli che si toccano; di un capo di forma triangolare (es. Spade che si toccano per la punta). APPUNTITO (vedi) Aguzzato. ARDITO del gallo, rappresentato con la zampa destra alzata. ARMATO della figura umana o parte di essa coperta dell'armatura di smalto diverso dal resto del corpo, o armi con punta diversa; del leone con unghie, dell'aquila con artigli, del cinghiale con denti di smalto diverso dal corpo. ASCENDENTE di animale in atto di salire su un'altra figura. ASTATO delle armi fornite di asta di smalto diverso dalla parte metallica. ATTORTIGLIATO o ATTORCIGLIATO testa di moro la cui fronte è cinta da una benda, anche posizione del serpente (tortiglione). AUREOLATO della figura con aureola. BAILONANTE della figura che esce dalla bocca di un animale o di una figura umana. BAILONATO degli animali che hanno una figura in bocca. BANDA (in) di più figure poste nello scudo in diagonale, nel senso della banda. BANDERUOLATO di edifici fortificati recanti banderuole o pennoni svolazzanti. BARBUTO di figura umana recante barba. BARDATO del cavallo con i finimenti da guerra. BASSO della spada con la punta rivolta verso il basso. BATTAGLIATO della campana che reca il battaglio di smalto diverso dal resto. BENDATO della testa di moro recante una benda sugli occhi. [bendato di ... (colore)] BENEDICENTE della mano in atto di benedire con tre dita alzate. BIFORCATO della croce i cui bracci da patenti si incidono divaricando le punte. BIPUNTUTO figure o pezze con due punte. BISANTATO di scudo o figura cosparso di palle di colore diverso dal suo. BORDATO delle pezze che recano il bordo di smalto diverso. BOTTONATO della rosa araldica, quando il bottone centrale è di smalto diverso; del giglio fornito di stami. BRANCHIATO del pesce con le branchie di smalto diverso. BRISATO azione sullo scudo consistente nell'applicare una brisura a uno stemma. CADENTE della freccia o di altre armi con la punta rivolta verso il basso. CALZATO di due linee, se curve (calzato ricurvo), che, dagli angoli del capo, vanno ad unirsi (con inclinazione uguale) alla punta. Se i tre campi sono di smalti diversi si dice interzato in calza. CANCELLATO di scudo o figura ricoperti di un'inferriata a quadretti. CAPITOZZATO dell'albero potato a metà del tronco. CAPOVOLTO della figura in posizione inversa rispetto al normale. CARICATA di figure‚ sovrastate da altre. CAVAZZATO di albero spoglio e potato. CHIOMATO di figura umana con i capelli di smalto diverso. CHIUSO di torri e castelli con porte o finestre chiuse di smalto diverso. CIMATO di una figura che ne porta un’altra sulla propria cima. CINGHIATO di animali con una cinghia intorno al corpo. CINTA (in) di almeno sei figure poste nello scudo in giro, ad ugual distanza dal bordo; anche di una bordura ridotta di proporzioni posta all'interno dello scudo. CINTO di animale stretto in vita da un grande fazzoletto di colore diverso in genere d’argento. CLARINATO di animale con campanello al collo. COLLARINATO di animale che porta un collare di smalto diverso. COMPOSTO di pezza formata di scacchi in una sola fila, di colori alternati. CÓNCAVA di fascia curvata verso il basso. CONFICCATO di figura piantata con una punta in un'altra figura. CONFINANTE della losanga che tocca con le punte i bordi dello scudo o della parte in cui è diviso. CONGEGNATO di figura con serrature di smalto diverso. CONTROCOMPOSTO di due figure o partizioni adiacenti, entrambe composte di due smalti, ma alternati tra di loro. CONTROMERLATO di pezza merlata dalle due parti, con i merli scambiati di posizione. CONTROPASSANTI di animali passanti in direzione opposta, uno verso destra e l'altro verso sinistra. CONTRORAMPANTI ALLA TEDESCA di 2 leoni in posizione rampante, uno verso l'altro, che si trovano però nella prima e quarta o nella seconda e terza partizione. CONVESSA di fascia curvata verso l'alto. COPERTO di edifici con il tetto di smalto diverso dal resto. CORDONATO di pezza come composta di cordoni intrecciati. CORICATO di animali sdraiati in riposo; di pezze a una punta disposte con la punta verso destra; di figure normalmente diritte, poste in senso orizzontale verso destra. CORNATO di animale con le corna di smalto diverso dal corpo. CORONATO di figura sormontata da corona. CORRENTE di animali in atto di correre. CRESCENTATO di pezza che termina all'estremità con un crescente. CRESTATO di gallo con la cresta di smalto diverso dal corpo. CROCE (in) di più figure poste nello scudo in modo da formare una croce. CROCIATO di figura divisa da una croce. CUCITO non si usa mai sovrapporre un colore su un altro colore, un metallo su un altro metallo o una pelliccia sull'altra; succede però che è capitato, in questo caso si dice “Cucito”. CUNEATO di pezza con linea di contorno a lunghi denti a somiglianza di cunei. DECUSSATO di figure poste in croce di Sant'Andrea. DELL'UNO ALL'ALTRO di figure che sono sulla linea di partizione, a smalti alternati. DELL'UNO NELL'ALTRO quando nello scudo partito di due colori le due figure uguali sono di colore inverso; lo stesso avviene nel troncato, tagliato, trinciato e ogniqualvolta lo scudo è partito in parti uguali con stesso numero di figure uguali, e che in ciascuno hanno lo smalto nell’altro campo. DENTATO di pezza con la linea di contorno a forma di denti. DIADEMATO di figure umane con diadema (d'oro) sulla testa. DIAPRATO sinonimo di ricamato, rabescato, damascato, riferito in genere al campo, a scopo unicamente di abbellimento. DIFESO di animale, in genere cinghiale, con zanne di smalto diverso dal corpo (in questo caso anche Armato (vedi)). DIMINUITO di pezze aventi una larghezza minore del normale. DIVORATO di animale tenuto in bocca da altro animale. DOPPIOGIGLIATO di figura che termina alle due estremità con due gigli araldici. DOPPIOMERLATO di pezza merlata dai due lati, con i merli opposti ai merli. ENTRANTE di animale che sembra entrare in una partizione con parte del suo corpo. FASCIA (in) di più figure poste nello scudo orizzontalmente una accanto all'altra. FASCIATO di tre fasce di colore e tre di metallo alternate, se di più si blasonano. FERMO o ARRESTATO di animale posato su tutte le zampe. FIAMMEGGIATO dello scudo troncato in cui la linea di divisione assume una forma di fiamma. FIGURATO delle figure sulle quali appare l'immagine di un volto umano. FINESTRATO di edifici con finestre di smalto diverso dal resto, o di croce che all'incrocio dei bracci ha uno spazio vuoto. FIOCCATO figura coperta di piccoli fiocchi di smalto diverso. FIORITO di pianta con fiori di smalto diverso dal resto. FIORINATO della croce i cui bracci terminano a forma di fiori stilizzati, o della corona ornata di fioroni. FLUTTUANTE di navi, pesci‚ uccelli, galleggianti su mare o fiume. FLUTTUOSO di acque‚ con onde rialzate spesso di altro colore. FODERATO di mantelli o padiglioni foderati di altro smalto. FOGLIATO di pianta con fogliame di smalto diverso dal tronco. FORATO di figura con foro circolare al suo interno. FORNITO di navi con vele e sartiame di smalto diverso dal resto. FRECCIATO delle pezze le cui estremità terminano a punta di freccia. FRUTTIFERO della pianta con frutti di smalto diverso da quello del fogliame. FUMANTE di figura producente fumo di smalto diverso dal resto. FURIOSO del bue o del toro ritti sulle zampe posteriori. FUSTATO del giglio araldico fornito di un lungo fusto; anche di albero con tronco di colore diverso dalla chioma. GAMBUTO di gambo o stelo di smalto diverso dal resto, spesso accompagnato con FOGLIATO. GIGLIATO di pezza che termina a una estremità con un giglio araldico. GUALDRAPPATO di cavallo coperto di gualdrappa di smalto diverso dal resto. GUARNITO della spada con la guardia di smalto diverso; della nave con attrezzatura di smalto diverso; in genere di figura con ornamenti di smalto diverso dal resto. GUINZAGLIATO di cane o altro animale con gunzaglio di smalto diverso dal resto. ILLEONITO del leopardo posto in posizione di rampante. ILLUMINATO di animale con gli occhi di smalto diverso dal resto del corpo. IMBECCATO di uccello con il becco di smalto diverso dal resto. IMBRIGLIATO di cavallo con le briglie di smalto diverso. IMPENNATO di freccia con l'impennatura di smalto diverso dal resto. IMPUGNATO di più oggetti lunghi incrociati come se si impugnassero. INALBERATO del cavallo o del liocorno ritti sulle zampe posteriori. INCASSATO di albero piantato in un grande vaso da giardino. INCATENATO di persona o animale tenuti a catena. INCOCCATO dell’arco armato con la propria freccia. INCRESPATO di pezza con linea di contorno fatta a zig-zag. INDICANTE di mano con il solo indice alzato. INFIAMMATO di figure recanti fiamme di smalto diverso dal resto. INFILATO di figure che passano all'interno di corone o ghirlande. INGOIATO di figure rappresentate nelle fauci di animali. INNESTATO di pezza o partizione con linea di contorno curvata come lunghe onde. INQUARTATO di scudo diviso da una linea verticale e una orizzontale che si intersecano al centro. INQUARTATO IN SANT'ANDREA di scudo diviso da due linee oblique incrociate al centro (cuore). INTERZATO in fascia, in palo, in banda, in sbarra: diviso in 3 parti uguali da 2 linee orizzontali, o 2 linee verticali, o 2 linee oblique verso sinistra e verso destra. INTRECCIATE di figure lineari passanti le une dentro le altre. IRREGOLARI di più crescenti disposti in posizione diversa fra di loro. LAMPASSATO di animali con la lingua di colore diverso dal resto del corpo (in genere è rossa). LAUREATO di figura umana con la testa cinta di corona di alloro. LEGATO di figure con legami e lacci di smalto diverso dal resto. LEOPARDITO del leone posto in atto di camminare, con una zampa anteriore sollevata e con la testa di profilo. LEVATO dell'orso posto in posizione di rampante, alzato sulle zampe posteriori. LOSANGATO di scudo pieno di pezze romboidali con angoli verticali acuti e laterali ottusi. MACCHIATO dei mantelli di animali con macchie o striature di smalto diverso dal resto. MANICATO strumento con il manico di smalto diverso dal resto. MARCATO del dado per indicare lo smalto dei punti presenti sulle facce. MAREGGIATO di scudo o figura ricoperta di ondato d'argento e di verde, simile a mare. MARINATO di essere umano o animale terminante in coda di pesce (sirena). MEMBRATO di animali con zampe di smalto diverso dal resto. MERLATO di pezza o partizione con linea di contorno o di divisione a merli; di edificio recante merlatura. MERLETTATO di pezza o partizione con linea di dentatura minuta. MONTANTE di crescente posto con le punte rivolte verso l'alto; di animale posto rivolto verso il lato superiore dello scudo. MOSCATO della pelliccia di alcuni ammali macchiata di colore diverso. MOVENTE di figura che sembra nascere da una partizione o da una pezza. MOZZATO (vedi) Reciso. MULINATO della croce ancorata e recante nel cuore una apertura quadrata, rotonda o a losanga. NASCENTE di figura uscente da qualunque partitura (o da una pezza) con la parte superiore del corpo; di figura che esce dalla punta verso l'alto. NATURALE (al) di figure che nello scudo conservano il loro colore naturale. NODEROSO di rami di alberi o bastoni che recano protuberanze di nodi disposte in modo alternato. NODOSO di pezza rappresentata simile al ramo di un albero. NODRITO di piante che nascono da una figura o da una partizione. NUDO delle figure umane rappresentate di carnagione. OBLIQUO di figura o linea di contorno posta in posizione obliqua, a differenza della posizione normale che è orizzontale. ONDATO di pezze o partizioni con linee di contorno o di divisione ondulate. ONUSTO di scudo carico di: gigli, losenghe ecc. - di pianta colma di: fiori, di frutti, ecc. ORECCHIUTO di animali con orecchie di smalto diverso dal resto del corpo. ORLATO (vedi) Bordato. OSCENO (o IMMASCHILITO) di animale col sesso di colore diverso. PALO (in) di una o più figure poste verticalmente nello scudo. PALATO di tre pali di colore e tre di metallo alternati, uno a fianco all'altro, se di più si blasonano. PARLANTE di arma che riporta il simbolo del nome stesso del casato. PARTITO di scudo diviso al centro da una linea verticale. PASCOLANTE di animale fermo, con la testa abbassata, in atto di pascolare. PASSANTE di animali in atto di camminare, con una zampa anteriore sollevata. PATENTE di pezza con le estremità che tendono ad allargarsi. PERGOLA (in) di più figure poste nello scudo a formare una Y. PIEFICCATO di figure che hanno il piede aguzzo. PIENO (o CAMPEGGIATO) lo scudo (o una partizione di esso) coperto di un solo smalto o colore, senza figure. PIUMATO di figura ornata di piume. POMETTATO di figure le cui estremità terminano con sfere o cerchi. POSATO di uccello fermo su un'altra figura. POTENZIATO di pezze, in particolare croci, con le estremità terminanti a forma di T. PUNTEGGIATO di figura seminata di puntini di smalto diverso. RAGGIATO di figura contornata di raggi aggiunti; di figura i cui raggi sono di smalto diverso dal resto. RAMPANTE di animale ritto su una delle zampe posteriori. RAPACE del lupo posto in posizione di rampante. RECISO di animale con il tronco tagliato d'un colpo netto; di albero con il fusto segato. RETROGUARDANTE di animale rivolto verso la destra dello scudo, ma con la testa volta a sinistra. RICROCIATO di croce i cui bracci recano una traversa perpendicolare prima delle estremità. RIGUARDANTE di figura animata posta con la testa volta di fronte. RIPIENO di figura che reca all'interno di una specie di bordura uno smalto diverso da quello del campo. RITIRATO di pezza più corta del normale, in modo da non raggiungere i bordi dello scudo. RITRINCIATO trinciato e nuovamente trinciato nella prima o nella seconda sezione; della croce patente scorciata, i cui bracci terminano a forma di rombo. RITONDATO del capo con la linea di base curva. RIVERSO dello scaglione disposto in fascia. RIVOLTO di animali o figure volte verso la sinistra dello scudo. ROSTRATO dell'aquila con il becco di smalto diverso. ROVESCIATO di figura messa in posizione contraria al normale; di crescente con le punte rivolte verso il basso. SALIENTE di animale ritto sulle zampe posteriori o in atto di salire su un'altra figura. SALTANTE di animale in atto di saltare. SANGUINANTE di membra di animali recise, stillanti sangue. SARACINESCATO di scudo o figura ricoperti di saracinesca. SBARRA (in) di più figure poste nello scudo nella direzione della sbarra. SCACCATO di un campo pieno di quadretti che si contano per tiri (tratti vert.) e per file (oriz.). SCAGLIATO di pesce o rettile con scaglie diverse dal suo colore. SCAGLIONE (in) di figure poste fra loro nello scudo a forma di scaglione. SCAGLIONE ROVESCIATO pezza onorevole formata dall’incontro della sbarra e della banda muoventi dagli angoli del capo e riuniti al centro dello scudo. SCALINATO di figure o di linee di contorno di pezze fatte a scalini. SCORCIATA (anche RIDOTTA) di pezza ridimensionata, e quindi non arriva a toccare con le estremità i bordi dello scudo. SECCO delle piante senza fogliame. SEDUTO O SEDENTE degli animali che riposano sulle zampe posteriori. SEMINATO scudo ricoperto da figure ordinate e alternate in numero elevato. SEMIPOTENZIATO delle pezze che recano le estremità a forma di gamma. SEMIVOLO di una sola ala spiegata o abbassata. SINISTRATO di una figura o un animale posto a sinistra di qualcosa (alla destra di chi vede). SONAGLIATO di figura ornata di sonagli. SOPRACCARICATO di figura o altro posta sullo scudo. SORANTE di uccello che sta spiccando il volo. SOSTENUTA di figura che poggia su un piedistallo o su altra figura. SPEZZATO di pezze formate di due parti disgiunte. SPIEGATO di figure alate con ali tese verso il capo. SPINATO di pezze con le linee di contorno a forma di spine. SRADICATO di albero o altra pianta che mostra le radici. STELATO (o GAMBUTO) di piante e fiori con lo stelo di smalto diverso dal resto. STELLATO di figura o pezza cosparsa di stelle di smalto diverso. TEGOLATO di edifici che hanno il tetto di smalto diverso dal resto. TENENTE di figura umana che tiene o sostiene qualcosa. TRIFOGLIATO della croce i cui bracci terminano a forma di trifogli. TRINCIATO campo diviso da una linea diagonale da l'alto sinistra fino a destra in basso. TRONCATO campo diviso centralmente da una linea orizzontale. USCENTE di figura che appare con la metà verticale, come se uscisse da una partizione o da una pezza. VAIATO scudo o pezza coperti di pelliccia di vaio, di smalti diversi dall'argento e dall'azzurro. VESTITO di figure umane o loro parti coperte di vesti. VITICCIATO della croce formata da quattro fregi arcuati e arricciati. VOLANTE di uccello o animale mitico in atto di volare. VÒLTO o RIVOLTO di crescente posto con le punte volte verso la destra dello scudo. VUOTO di figure forate internamente nel senso della figura stessa, in modo da lasciar vedere il campo. ZOLLATO di piccola terrazza che occupa solo la punta dello scudo o una piccola parte inferiore di una qualunque partizione. COLORE - SIMBOLOGIA - FIGURA ARALDICA - ETC.
AGNELLO PASQUALE
Agnello con aureola e bandiera sorretta dalla zampa. ALBERO L’albero generico significa concordia nella patria, nell’esercito e nella famiglia. Questo perché i rami provengono da un unico tronco. ALERIONE Aquila senza artigli e senza becco. ALLORO È la più nobile delle figure vegetali usate nel blasone, poiché con l’alloro si coronavano a Roma gli imperatori, i guerrieri trionfanti, i poeti ed i vincitori dei giochi Olimpici. È quasi sempre rappresentato onusto di frutti. AMAIDI Dette delle tre Divise scorciate (cioè, che non toccano i bordi dello scudo). ANCILE Scudo di forma ovale. ANIMALI Sono le figure più nobili del blasone. Il loro colore araldico è il più possibile simile al loro colore naturale,
ANTILOPE Animale chimerico con testa simile al drago‚ corna e coda dritte. AQUILA Con il leone l’animale più nobile del blasone. Simboleggia la vittoria, la potenza, la prosperità. È anche il simbolo dell’Impero. ARALDICA È la scienza che regola e governa la composizione degli stemmi. ARALDO Figura incaricata di regolare le feste cavalleresche e di annunciare i tornei medioevali. ARGENTO Colore dei Guelfi e dei Bianchi in Italia, l’argento è uno dei metalli usati in araldica. Sul campo si rappresenta lasciandolo in bianco. Per il suo splendore, per il colore metallico e per la sua bellezza, l’argento ha sostituito in araldica il colore bianco. Amicizia, equità, giustizia, innocenza e purezza sono il suo significato allegorico. Si riproduce sulla carta in foglia o in polvere. ARMA Lo scudo insieme alle pezze araldiche e agli smalti. AVELLANA (croce) È composta di quattro nocciole e sormonta il globo imperiale o crucigero. AZZA Un tipo di scure medievale. AZZURRO L'azzurro è il colore turchino che richiama il cielo ed il mare. In araldica significa: devozione, fedeltà, ricchezza. Essendo il colore del cielo simbolizza tutte le idee più alte: fermezza incorruttibile e la gloria. Cicerone si vestiva spesso d'azzurro per far comprendere che i suoi pensieri erano alti. Eginardo lasciò scritto che Carlo Magno si vestiva alla francese, cioè con un saio azzurro. In Italia fu distintivo dei Guelfi. Graficamente si rappresenta con delle linee poste orizzontalmente. BADILE Simile alla vanga, è il simbolo della vita laboriosa e della fatica guerriera. BANDA Simbolo delle antiche famiglie guelfe, vuol anche rappresentare il Cavalierato o gli alti gradi delle antiche milizie, la banda è una pezza onorevole. È posta in diagonale dal cantone superiore destro al cantone inferiore sinistro, e ne occupa quasi la terza parte. BANDIERA In araldica nome generico con il quale si identifica lo stendardo, il pennone, il vessillo, l’orifiamma, il gonfalone, ecc. Porta i colori di una comunità, di una nazione, di un proprietario. Se posta nello scudo significa conquista e giurisdizione sopra un preciso paese. BIANCO Lo si sostituisce generalmente con l’argento. Si trovano di questo colore pezze araldiche, fiori, animali, ecc. Era il colore di parte Guelfa. BILANCIA Fin dall’antichità è simbolo dell’equità e della giustizia, ed è sempre rappresentata con due piatti. In alcuni casi rappresenta anche il commercio di mercanzie. BISANTI Le figure tonde, somiglianti a monete d’oro o d’argento, anche se non hanno nessuna impronta, sono chiamate bisanti. Se è di colore pieno lo si chiama torta. Se una parte è colore e una metallo lo si chiama Tortello–Bisante (vedi). BLASONE È la scienza che insegna a comprendere il significato delle armi nelle diverse figure araldiche, la proprietà, le leggi dell’araldica e la descrizione perfetta d'ogni arma. BLASONARE Descrivere le armi secondo i principi della scienza araldica, indicando i colori e le posizioni delle pezze araldiche. Per blasonare un’arma s’incomincia a indicare il colore del campo dello scudo, poi si passa alle figure principali descrivendone lo smalto, la loro posizione, il loro numero e quindi i loro attributi. BRISURA È una pezza araldica particolare che serve ad indicare nelle armi gentilizie i rami cadetti o bastardi di una famiglia. Infatti, solo il primogenito poteva portare l’arma nella sua integrità.Tutti gli altri aventi diritto dovevano introdurre delle brisure per evidenziare il loro grado di parentela. I più noti pezzi di brisure sono la bordura, il filetto in sbarra, il controfiletto, il lambello, il cantone, i bisanti, ecc CAMPAGNA Secondo il Crollalanza serve solo per sostenere torri, castelli e animali. Occupa nello scudo la terza parte inferiore. Gli araldisti ritengono sia inelegante far sostenere da una campagna animali e cose. Si chiama terrazzo quando la linea della campagna è irregolare o presenta scabrosità nel terreno. Non ha una simbologia particolare. CAMPO Il fondo dello scudo sul quale si disegnano le figure e le pezze. CAPO È la pezza onorevole di primo ordine. Occupa la terza parte dello scudo e vuol simboleggiare l’elmo del cavaliere; si blasona per ultimo in segno di gratitudine per la concessione. CAPPELLO Come segno esterno di dignità ecclesiastica i prelati, invece che con l’elmo, timbrano lo stemma con un cappello di diverso colore, a seconda della dignità, con due cordoni che scendono ai lati dello scudo e con nappe in numero diverso secondo il grado. CASTAGNO Simboleggia la Virtù nascosta e la Resistenza. La Virtù nascosta è simboleggiata dal frutto; la resistenza per la durezza del legno. Significa inoltre la Previdenza poiché il frutto, nascosto e accantonato, è importante nutrimento durante il duro inverno. Bellissima l’ode dell’abate Picinelli che così descrive la castagna: “Cingon di questo frutto orride spine,/bensì estreme spoglie,/ma soave dolcezza in seno accoglie.” CASTELLO È contrassegno di Nobiltà Antica e sta ad indicare anche la Podestà feudale. Se è d’argento, e si trova in un campo azzurro, sta a significare forte Virtù. Ergo, luogo inespugnabile. CERCHIO È il simbolo della perfezione e del compimento. Indica anche il mondo universale nel tempo e nello spazio. CIMATO Messo sulla cima. CIMIERO Il cimiero è una figura che cima l’elmo, dello stesso è anche un importante ornamento, oltre che servire per ripararsi. Era spesso usato anche per far apparire più alta la statura del cavaliere, e ispirare così terrore al nemico. Corna, penne, berrettoni, bandiere, animali e quant’altro sono le figure più note dei cimieri. CINGHIALE Rappresenta l’audacia unita alla ferocia. Classica figura rappresentata nei blasoni che vogliono rappresentare la caccia. Molti i modi di raffigurarlo nel blasone. Il più classico è nella posizione rampante. Ma si trovano anche nella posizione di passante, difeso, accollato, lampassato, ecc. COLORI I colori principali sono quattro: il rosso, l’azzurro, il verde, il nero. A questi si aggiungono tre secondari: il violaceo, o porpora, la carnagione ed il colore naturale. Il bianco e il giallo sono sostituiti dall’argento e dall’oro (denominati metalli), escluso quando le figure sono rappresentate al naturale, vale a dire con le tinte proprie. La tinta propria delle figure tratte dal corpo umano si chiama carnagione. Originale il sistema proposto per primo dal francese Vulson de la Colombière, intorno al 1600, per individuare i diversi colori con speciali tratteggi. Fu però Padre Silvestro da Pietrasanta a renderlo operativo pubblicandolo a Roma nel 1637. CORONA Classico ornamento di forma circolare, di metallo, fiori o foglie, che si porta al collo o sul capo. Si porta come decorazione, nelle feste o ai funerali, al valor militare o al merito civile. In araldica le corone indicano il grado di nobiltà. Si pongono sopra lo scudo o in cima all’elmo. CORONA COMUNALE È formata da un cerchio aperto da quattro pusterle (tre visibili), con due cordonature a muro sui margini, sostenente una cinta, aperta da sedici porte (nove visibili), ciascuno sormontata da una merlatura a coda di rondine; il tutto d’argento e murato di nero. CROCE Un palo ed una fascia uniti insieme formano una croce. La Croce è una pezza onorevole di primo ordine. Così troviamo scritto nel Dizionario Araldico di Pero Guelfi Camajani. Apparsa da più di 3000 anni, la croce è sicuramente uno dei simboli più antichi. Fu anche strumento di tortura: due legni, uno verticale e uno orizzontale, dove i condannati erano legati o inchiodati e lasciati morire. Così fu per Gesù Cristo. Dal IV secolo sostituisce il più antico dei segni del Cristo: i Pesci. Dall’VIII secolo è il simbolo di tutta la cristianità. Adottata dai crociati e dagli ordini cavallereschi, nel 1204 la troviamo accompagnata dalle chiavi di San Pietro. Nel secolo XVI cessa di essere emblema del Papa e della Chiesa. Lascia, infatti, il posto alle chiavi di San Pietro e all’Ombrellino. In araldica è quasi impossibile citare. CROCE LATINA Quando due segmenti di misura diversa si intersecano ad angolo retto, e il segmento minore è circa a tre quarti del segmento maggiore, essi formano una croce latina. È per antonomasia il simbolo del cristianesimo. DECUSSE Una pezza araldica formata dalla sovrapposizione della banda e della sbarra. DECUSSATA Dicesi la croce di Sant’Andrea e le pezze poste in quella posizione. DESTRA La destra di uno scudo è quella posta a sinistra di chi lo guarda. DIVISA (in) Si usa solo per la Fascia, alcuni adoperano il termine al posto di Burella. Quindi: Fascia in divisa indica che la fascia è ridotta in altezza della metà. ESTAJE È uno scaglione diminuito (cioè meno largo) di 1/4 rispetto allo standard. FASCIA Pezza onorevole di prim’ordine, che occupa i due noni dello scudo e quasi sempre centrale. FIGURE ARALDICHE Tutto ciò che si può mettere all’interno di uno scudo per formare uno stemma. FILETTO È un termine utilizzato in araldica per indicare una linea di partizione ingrossata e smaltata, specie per accentuare le partizioni di due campi di eguale smalto. Pezze onorevoli di lunghezza (palo, fascia, banda, sbarra) ridotte sottilissime bande e sbarre ondate. FIUME È rappresentato di azzurro o d’argento, a fasce ondeggianti, bande e sbarre ondate. Il fiume, il suo scorrere, rappresenta la fertilità la vita e la purificazione. Curioso, ma non troppo, che tutte le grandi civiltà del passato siano nate sulle rive di grandi fiumi. FRETTE Figura araldica costituita da un filetto posto a rombo ed intrecciato con altri due filetti posti l'uno in banda e l'altro in sbarra. GHIBELLINA In araldica alla Ghibellina si intende le merlature tagliate e forma di coda di rondine. GUELFA Alla Guelfa sta a significare un edificio con le merlature quadrate. GIGLIO Simbolo di potenza e sovranità, il giglio araldico è sicuramente il più nobile dei fiori. INQUARTATO Quando lo scudo è diviso in quattro parti uguali da due linee, una verticale e l’altra orizzontale, ambedue passanti per il centro dello scudo. LAMBELLO Da non confondere con il rastrello! Il lambello è senza dubbio la più nobile delle brisure. È a forma di trangla scorciata e in origine era un nastro frastagliato sospeso sull’elmo del padre e sul collo dei figli. Di solito lo troviamo in capo, ma non è diffcile trovarlo nello scudo anche in altre posizioni. Raro, invece, trovarlo rovesciato. Fu introdotto in Italia nel 1265 dagli Angioini. LEONE È il più nobile animale del blasone. Simbolo per eccellenza per rappresentare la forza, la magnanimità, la grandezza, il comando e il coraggio. LOSANGA pezza romboidale nel cuore dello scudo con angoli verticali acuti e laterali ottusi. LUNA In araldica la luna se effigiata diversamente da piena si dice crescente. E’ considerata il simbolo della Dialettica, ovvero variabile nelle forme come la luna. Il suo significato? Cambiando in continuazione nelle notti è il simbolo della incostanza nella sfortuna. E’ anche simbolo della fortezza d’animo nella sventura; questo per la somiglianza della stessa che fa luce nelle tenebre. MAESTÀ (in) Figure poste di fronte a chi osserva lo scudo. MARE Secondo il Ginnani se è agitato rappresenta sdegno o animo inquieto. Se, invece, è calmo vuol significare ira frenata, benignità o liberalità. METALLI Sono l’oro e l’argento. MONTE Secondo alcuni araldisti il monte (e il loro numero) vuol significare i possedimenti alpestri. All’italiana è rappresentato con cilindri coperti da calotte sferiche sovrapposte a piramide. MOSTRUOSO “È un termine utilizzato in araldica per indicare animali o persone raffazzonate contro la loro natura o chimeriche” (Antonio Manno). NAVE Animo forte che resiste alle avversità, viaggi e vittorie navali è il significato in araldica delle nave. Di solito se la troviamo nelle stemmi comunali vuol significare la posizione dello stesso sul mare o su un corso d’acqua. Non è il caso del Comune di Nave… (Bs) NERO È il simbolo della stabilità o costanza e del dolore, è il meno nobile dei colori. Non era di questo parere il Ginanni che lo giudicava ignobile perché gli ricordava le tenebre. Il nero fu introdotto dai cavalieri che portavano il lutto. Nei tornei era simbolo di tristezza, oppure la dedizione al Principe fino alla morte. Graficamente si rappresenta con delle linee orizzontali e verticali ONUSTO DI FRUTTI Pianta o ramo con frutti. ORO Vuol significare la fede, la forza, la ricchezza, il comando, la clemenza, la giustizia, la felicità e amore, ecc. È sicuramente il metallo più nobile del blasone, nel quale si rappresenta punteggiando sia le figure che il campo. Sulla carta si riproduce con l’oro in foglia o in polvere. PALO Classica pezza onorevole di prim’ordine, occupa i due settimi della parte centrale dello scudo posta in verticale. PARTIZIONI Figura araldica che determina la divisioni dello scudo secondo le direzioni araldiche. PECORA È il simbolo per eccellenza della mansuetudine e della dolcezza. Si pone sempre di profilo e passante, o pascente. Mai rampante! Tanto meno rivolta a sinistra! PELLICCIE Sono l’ermellino e il vajo. Valgono tanto come colore che come metallo. PENTALFA Figura costituita da cinque lettere Alfa (A) intersecate fra loro (vocabolo coniato da Pitagora per indicare il principio universale, di cui il pentalfa era il simbolo assoluto). PEZZE ARALDICHE Figura araldica costituita da figure naturali e artificiali che sono state alterate dall’araldica. PORPORA I romani, in primis, utilizzarono il color porpora come simbolo del potere, fregiando di drappi rossi dei senatori (una striscia di porpora sovrapposta alla tunica indicava, se larga – latus clavus – designava l’appartenenza dell’ordine senatoriale), vestendo l’imperatore di tuniche interamente tinte di questo colore. È oggi il colore dei vestimenti dei cardinali. Il porpora nell’arme significa grandezza, ricompensa d'onore; e graficamente si rappresenta con linee diagonali araldicamente da sinistra a destra. Sulla carta si riproduce con l’azzurro di Prussia e la lacca Cremisi, in egual misura. QUERCIA È il simbolo di forza e potenza, nobiltà, animo forte, antico dominio. È quasi sempre rappresentato onusto di frutti. RASTRELLO Secondo il Camajani non bisogna confondere il rastrello con il lambello; figura con la quale non ha niente in comune. È però altrettanto vero, continua lo studioso, che molti araldisti adottano spesso questo per quello, sbagliando. Infatti, la parola rateau vuol dire rastrello, ma come termine rurale (serve per ammassare il fieno e il grano) e non araldico. ROSSO A tratteggio si rappresenta con le linee perpendicolari. Questo colore appare in quasi il 70% degli stemmi italiani. Numerosi i suoi significati, è il più stimato dei colori e significa: amore ardente verso Dio e verso il prossimo, nobiltà cospicua, coraggio, generosità, grandezza, nobiltà, dominio, audacia e valore. RUOTA (di Mulino) Simbolo di Obbedienza, e ricordo di giurisdizione sui mulini, la ruota ben si presta a questa simbologia. Infatti, affronta sì la violenza dell’acqua corrente, ma nel contempo asseconda e obbedisce al movimento che la stessa corrente gli imprime. SCAGLIONE pezza onorevole formata dall’incontro della sbarra e della banda muoventi dagli angoli della punta e riuniti al centro dello scudo (anche Capriolo). SCALA Secondo il Ginnani la scala rappresenta onori acquistati con fatica e difficoltà, ma anche una dignità ottenuta o un’impresa riuscita. SCUDO È il fondo sul quale si disegnano le figure e le pezze araldiche. SINISTRA La sinistra di uno scudo è quella posta a destra dei chi lo guarda. SMALTI I metalli, colori e le pellicce. In Italia spesso anche il campo di cielo. SPADA Quasi sempre posta in palo, e con la punta rivolta verso l’alto, è simbolo di origine o volontà guerriera. STELLA Figura araldica costituita da 5 o più punte, fino a 16; il numero di punte va semple blasonato, Es: "...da tre stelle di otto raggi d'oro" o "...da tre stelle (8) d'oro". STEMMA Dal latino stemma, ovvero corona, e dal greco stémma. Lo stemma è la raffigurazione di figure che costituiscono un contrassegno, ufficialmente riconosciuto, di una persona, di uno stato, di un ente, o di una famiglia. STESSO (dello) Del medesimo colore o smalto dell'ultima figura blasonata. TERZA (in) Figura né di profilo, né in maestà ma volta per due terzi. TIMBRARE Porre elmi, corone, cappelli e tocchi sullo scudo. TOCCO Fodera o velluto interno della corona. TORTELLO-BISANTE È un tondino mezzo di colore e mezzo di metallo. Il tortello-bisante può essere partito, troncato, inquartato e si può porre sopra un campo di metallo. TRANGLA È la fascia diminuita di una metà. VERDE È il colore che simboleggia la vittoria, l’onore, la cortesia, la civiltà, l’allegrezza, l’abbondanza, l’amicizia e l'amore. Fu il colore dei Ghibellini. Rappresenta anche la speranza. Il motivo? Semplice. Perché allude ai campi primaverili di colore verde, appunto. E ciò fa sperare in una copiosa messe richiamando la terra verdeggiante. Graficamente si rappresenta con delle linee poste diagonalmente dalla destra alla sinistra dello scudo. A C C O S T A M E N T I S I M B O L I C I
Si è cercato di mettere più termini possibili ma in questo
campo se ne trovano ancora moltissimi, in special modo nella terminologia attraverso i vari secoli. Bibliografia Alcune notizie di questo Piccolo Glossario sono tratte da: - Dizionario Araldico di Piero Guelfi Camaiani (Hoepli Editore). - Vocabolario Araldica Ufficiale, tradotto da Antonio Manno. - Wikipedia l'enciclopedia libera. |